Marielena
Nuovo Iscritto
- Inquilino / Conduttore
Buongiorno,
avrei bisogno di comprendere le eventuali responsabilità dell'amministratore e dei condòmini nel caso che si continuasse a lasciar fare ad un condòmino interno (come avviene da anni per quieto vivere e "per risparmiare") i lavori di piccola manutenzione di cui l'immobile ha bisogno. Questo signore, pur non essendo specializzato, sa fare un po’ di tutto.
I suoi compensi gli vengono liquidati dall’amministratore a fine esercizio al posto delle rate condominiali: tot. per i lavori, tot. per acquisto materiali, tot. per le rate = differenza dare o avere. Normalmente va quasi a pari.
I lavori occasionali che esegue alla bisogna sono: innaffiare il giardino 6/10/12 volte all’anno solo nel periodo estivo di maggiore siccità, il compenso per tale servizio è già fissato per una cifra a forfait all'anno. Il conto delle altre ore lavorate e delle spese per i materiali acquistati lo tiene a parte e lo presenta all’amministratore a fine anno.
Le mansioni sono le seguenti: spargere il sale nei vialetti quando gela o nevica; (la neve dai vialetti ecc. normalmente viene tolta dai condòmini volontari, quando è indispensabile!); pulire una volta all'anno i pozzetti di raccolta acqua piovana e le grondaie sul tetto (quattro piani fuori terra, il perimetro del tetto è dotato di veletta a protezione); cambio lampadine interne ed esterne (lampioni giardino, ecc.); piccole riparazioni di serrature delle varie porte e cancelli, compreso quello elettrico del passaggio carraio, (cancello sul quale interviene anche nel motore stesso quando lo ritenga necessario); piccoli interventi di riparazioni murarie, tipo riempiere con cemento fessure nei vialetti ecc.; verniciare parapetto scale e corrimano, cancelli e recinzione giardino, ecc. ecc.. Aggiornare in base alle stagioni il timer per l'accensione automatica delle luci interne ed esterne. Fare da tramite con l'amministratore in caso di altre necessità.
Tutti questi lavori li ha sempre eseguiti detto condòmino col benestare dell'amministratore e dei condòmini stessi: l'amministratore ha così meno incombenze ed i condòmini risparmiano rispetto a quanto spenderebbero se si affidassero all'amministratore e quindi a ditte esterne per ciascuno di questi interventi. Senza contare la tempistica degli interventi stessi che, col nostro addetto interno è sicuramente immediata.
Quindi, da tutti i punti di vista qui espressi, sembrerebbe tutto perfetto.
Ad una analisi più attenta, però, mi chiedo se sia corretto anche per quanto riguarda la fiscalità e, soprattutto, per quanto attiene alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori.
Attendo cortesemente pareri dagli esperti in tali materie.
Grazie.
avrei bisogno di comprendere le eventuali responsabilità dell'amministratore e dei condòmini nel caso che si continuasse a lasciar fare ad un condòmino interno (come avviene da anni per quieto vivere e "per risparmiare") i lavori di piccola manutenzione di cui l'immobile ha bisogno. Questo signore, pur non essendo specializzato, sa fare un po’ di tutto.
I suoi compensi gli vengono liquidati dall’amministratore a fine esercizio al posto delle rate condominiali: tot. per i lavori, tot. per acquisto materiali, tot. per le rate = differenza dare o avere. Normalmente va quasi a pari.
I lavori occasionali che esegue alla bisogna sono: innaffiare il giardino 6/10/12 volte all’anno solo nel periodo estivo di maggiore siccità, il compenso per tale servizio è già fissato per una cifra a forfait all'anno. Il conto delle altre ore lavorate e delle spese per i materiali acquistati lo tiene a parte e lo presenta all’amministratore a fine anno.
Le mansioni sono le seguenti: spargere il sale nei vialetti quando gela o nevica; (la neve dai vialetti ecc. normalmente viene tolta dai condòmini volontari, quando è indispensabile!); pulire una volta all'anno i pozzetti di raccolta acqua piovana e le grondaie sul tetto (quattro piani fuori terra, il perimetro del tetto è dotato di veletta a protezione); cambio lampadine interne ed esterne (lampioni giardino, ecc.); piccole riparazioni di serrature delle varie porte e cancelli, compreso quello elettrico del passaggio carraio, (cancello sul quale interviene anche nel motore stesso quando lo ritenga necessario); piccoli interventi di riparazioni murarie, tipo riempiere con cemento fessure nei vialetti ecc.; verniciare parapetto scale e corrimano, cancelli e recinzione giardino, ecc. ecc.. Aggiornare in base alle stagioni il timer per l'accensione automatica delle luci interne ed esterne. Fare da tramite con l'amministratore in caso di altre necessità.
Tutti questi lavori li ha sempre eseguiti detto condòmino col benestare dell'amministratore e dei condòmini stessi: l'amministratore ha così meno incombenze ed i condòmini risparmiano rispetto a quanto spenderebbero se si affidassero all'amministratore e quindi a ditte esterne per ciascuno di questi interventi. Senza contare la tempistica degli interventi stessi che, col nostro addetto interno è sicuramente immediata.
Quindi, da tutti i punti di vista qui espressi, sembrerebbe tutto perfetto.
Ad una analisi più attenta, però, mi chiedo se sia corretto anche per quanto riguarda la fiscalità e, soprattutto, per quanto attiene alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori.
Attendo cortesemente pareri dagli esperti in tali materie.
Grazie.