@Trittico69 : Il caso che ci stai sottoponendo non è sicuramente molto lineare e le tue descrizioni appaiono esposte.... a rate. Che in parte scombinano le ipotesi finora fatte.
Ora è vero che non puoi pretendere che senza vedere tutte le carte uno che sta dietro un pc possa risalire alla vostra situazione.
Ma è pure vero che io non condividerei l'approccio di stare ad aspettare che il vicino ti faccia causa. Io non aspetterei nemmeno il sorgere di un qualunque problema: e consulterei se ancora su piazza il geometra che ha redatto l'accatastamento, le planimetrie e presumo il frazionamento.
E ancora non basta: perchè dalla planimetria del tuo alloggio sarei propenso a dedurre che questa sia stata redatta prima della vendita degli altri alloggi: le due ultime piante generali, che rappresentano PT e 1°P, rappresentano una situazione per cui il tuo vano scala di PT che ti fa accedere al 1°P, sarebeb circondato dalla medesima proprietà; il che non sembra oggi vero visto che a PT, attorno alla tua scala, si individuano due unità immobiliare, oltre al la proprietà grande che ritengo associata al sub 500.
Arricchendo la documentazione emerge che il fabbricato non è stato diviso in porzioni terra-cielo, come poteva sembrare a prima vista: probabile quindi che anche l'elaborato planimetrico abbia ulteriori viste, in particolare quelle relative al primo piano.
Ora il tuo alloggio, sostanzialmente al 1°P, e che si desume come sub 502, è posizionato nel corpo fabbrica che in fotografia appare a DX; a piano terreno credo venga a trovarsi il sub 503; la costruzione prevede una ulteriore stanza, coperta dal tetto di dx, sul quale si affaccia una tua finestra.
Dire a chi compete la manutenzione di questo ultimo corpo è un azzardo: un frazionamento fatto bene avrebbe dovuto specificare, se non su un regolamento, sicuramente sugli atti di compravendita, le rispettive competenze. Se non è stato fatto le occasioni di litigio saranno molte;
a) se si assumesse come criterio la suddivisione condominiale, considerando la competenza in funzione della proiezione verticale, direi che il corpo dell'estremità (quello che tu indichi col cerchietto rosso piccolo) sarebbe a totale carico del sub cui appartiene la stanza, quindi incluso tetto e pareti limitrofe meno quella comune a te sottostante
b) se invece il condominio viene considerato nel suo insieme, sareste coinvolti entrambi cioe sub 502 e sub 503. Escluderei ancora il 500, sempre che qualche scritto non preveda il contrario.
Il sub 500 sembra invece essere un corpo ben isolato, la cui proprietà è ben delimitata in modo verticale: tutta la porzione di Sx, a partire dalla linea del porticato, sembra attribuita ad una medesima proprietà, da terra a cielo.
a) qui confermerei che se non sono stabiliti oneri comuni circa il mantenimento dei corpi fabbrica, ma probabilmente solo il rispetto della omogeneità estetica (tinteggiatura, prospetti ecc), gli interventi sul corpo portico-tettoia sono a carico della proprietà esclusiva, così come per tutto il corpo di SX dell'edificio.
Porrei anche una ulteriore osservazione: il cortile comune (resede) individuato come sub 512, dovrà un giorno subire degli interventi manutentivi: stando alla fisionomia dell condominio, non pare immaginabile ed equo considerare la parità dei millesimi per i quattro subalterni residenziali : il sub 500 appare di dimensioni pari alla somma dei 501+2+3, ed il 501 più sacrificato rispetto ai 502 e 503 che direi sembrano quasi equivalenti , con il 503 con un locale in più.
Sarebbe quindi altamente raccomandabile far redigere una tabella millesimale ed un regolamento condominiale che partendo dai titoli di ciascuno, sancisca le regole di massima che chiariscano a voi quattro le rispettive competenze esclusive e condominiali.