Avevo un'attività commerciale, da poco chiusa, una fontana ecologica, da cui il pubblico, prelevava l'acqua mediante bottiglie o contenitori. All'interno avevo un contatore dell'acqua che permetteva all'amministratore, tramite i conteggi ripartiti per consumi in metri cubi di inviarmi la fattura da pagare per l'utenza dell'acqua. Nel 2016 avvenne una perdita e l'amministratore, per un anno mi ha fatto pagare l'intera fattura dell'acqua del condominio. La cifra corrisposta era tra le 4000-5000€ a fattura per trimestrali. Dopo questo, mi fece ricevere una lettera da un avvocato, per esortarmi a realizzare un allaccio privato, all'acquedotto, in quanto a suo dire, per legge, ogni attività commerciale deve avere le sue utenze (Mi piacerebbe conoscere il numero della legge). Il tutto è costato 6000€ e per realizzare il lavoro, gli operai della ditta incaricata dall'AQP (Acquedotto Pugliese) hanno installato il contatore al di fuori dal locale commerciale, dentro ad una nicchia ricavata modellando un pannello di marmo della facciata dello stabile. Quindi hanno sagomato mediante martello e scalpello un'apertura, hanno svuotato quel tanto che bastava per inserire il contatore con il relativo tubo che porta l'acqua dentro al locale ed hanno installato una porticina di ferro con chiusura a chiave. Ora succede, che ho venduto il locale e l'amministratore mi sta chiedendo di ripristinare il tutto allo stato originale ovvero sostituire il pannello di marmo, con uno integro. Considerato che, per realizzare il tutto, comunque ci ho speso dei soldi, il locale è nella fase finale della vendita in cui è previsto sul preliminare che il locale ha una sua utenza dell'acqua, mi piacerebbe conoscere la vostra opinione sul come comportarmi a norma di legge. Devo sottostare alla loro richiesta tramite avvocato di ripristinare il pannello di marmo e far rimuovere il contatore o la legge mi consente di vendere il locale, con l'allaccio dell'acqua che verrà intestato al nuovo compratore? Grazie per le gentili risposte.