Mi scuso anticipatamente per la tortuosità del caso. Mia moglie e suo fratello, fino a pochi anni fa, erano proprietari di un piccolo stabile, consistente in sei appartamenti dati in locazione, che essi gestivano in modo familiare. Non esisteva pertanto regolamento condominiale né amministratore esterno. Adesso, a parte un immobile rimasto di proprietà di mia moglie, gli altri cinque sono stati venduti e lo stabile è gestito da un amministratore esterno ed ha un suo CF. All’ultimo piano esiste un piccolo locale di 4 mq che ospita i contatori dell’acqua delle singole unità immobiliari con i relativi rubinetti di chiusura. I relativi atti di compravendita, effettuati nel corso degli ultimi 3-4 anni, non citano esplicitamente il locale in oggetto perché venditori e acquirenti, nonché i notai e gli agenti immobiliari che seguirono le pratiche, ritennero sottinteso e automatico che detto locale fosse pertinenza del condominio.
Purtroppo così non sembra essere perché le visure catastali di mia moglie e dl fratello attribuiscono ancora quel piccolo locale ai suddetti vecchi proprietari anziché al condominio di recente costituitosi.
Un notaio da noi consultato ha sentenziato che è necessario trasferire la proprietà del locale al condominio per mezzo di un atto di donazione dei vecchi titolari, effettuato tramite rogito notarile e alla presenza di tutti gli attori. Questi ultimi, tranne uno, hanno accettato questa procedura, che sarebbe a totale carico dei vecchi titolari. Il dissenziente, che non essendo cittadino Italiano ha scarsa conoscenza della nostra lingua, ha manifestato perplessità e timori e quindi indugia, frenando la procedura.
Mi chiedo se sia proprio necessario seguire questa strada. Essendo il locale in questione una pertinenza naturale del condominio come le scale o l’androne, non sarebbe sufficiente una semplice richiesta di variazione catastale ?
Qualcuno del forum ha qualche parere o idea su come sbloccare la situazione ? Grazie.
Purtroppo così non sembra essere perché le visure catastali di mia moglie e dl fratello attribuiscono ancora quel piccolo locale ai suddetti vecchi proprietari anziché al condominio di recente costituitosi.
Un notaio da noi consultato ha sentenziato che è necessario trasferire la proprietà del locale al condominio per mezzo di un atto di donazione dei vecchi titolari, effettuato tramite rogito notarile e alla presenza di tutti gli attori. Questi ultimi, tranne uno, hanno accettato questa procedura, che sarebbe a totale carico dei vecchi titolari. Il dissenziente, che non essendo cittadino Italiano ha scarsa conoscenza della nostra lingua, ha manifestato perplessità e timori e quindi indugia, frenando la procedura.
Mi chiedo se sia proprio necessario seguire questa strada. Essendo il locale in questione una pertinenza naturale del condominio come le scale o l’androne, non sarebbe sufficiente una semplice richiesta di variazione catastale ?
Qualcuno del forum ha qualche parere o idea su come sbloccare la situazione ? Grazie.