Che stupido sono io a fare i bilanci supportati da documenti fiscali...bastava prendersi le maggioranze e approvare!
Nessuno ha mai detto che presentare il Bilancio Consuntivo con allegato i giustificativi di spesa (fatture, scontrini, ricevute etc.) sia segno di stupidità...semmai dimostra una cura "maniacale" degna di un miniaturista benedettino.
È negli assunti giuridici che pecchi di mala interpretazione.
Ad esempio:
un bilancio falso(perché questo è un bilancio non supportato da pezze d'appoggio
Secondo quale norma?
Cosa impedisce la correttezza e veridicità di un Bilancio redatto sulla base dei documenti e delle operazioni effettuate?
Non ti presenti come "amministratore di Condominio" ma spieghi di presentare Bilanci...nemmeno in quelli Societari è previsto di dover presentare in assemblea i documenti giustificativi.
grazia, a che serve allora avere imposto che "tutte le somme in entrata e uscita devono transitate sul conto corrente condominiale"???
serve a rendere più trasparente la gestione di un amministratore ma unicamente dal lato "finanziario" per evitare che le risorse del Condominio si mischiassero con quelle di altri Condominii o peggio con quelle personali dell'amministratore.
Norma nata "zoppa" visto che i condómini non hanno modo di prendere visione "quotidiana" dei movimenti di c/c e in prima battuta ricevono rifiuto se si rivolgono alla banca in cui è aperto il c/c.
L'incipit di questa discussione è se esiste obbligo di fare quel che tu hai testé dichiarato di fare:
allegare automaticamente le "pezze fiscali" al Bilancio.
Tale obbligo non sussiste perché nessuna norma lo prevede.
Ed è emblematico dell'incongruenza ai limiti della dislessia
quanto riportato nella spiegazione della decisione del Trib. Napoli sent. n. 8259/2017 dal quale si eicava la massima che il nom allegare i documenti rende
annullabile la delibera...quando nella stessa si richiama la
superiore sentenza:
l’amministratore non ha l’obbligo di allegarla al rendiconto, essendo solo tenuto a metterla a disposizione del condòmino che gliene faccia richiesta” (Cass., n. 1544/2004)