FANFULLA
Membro Ordinario
- Condòmino proprietario
Un cordiale saluto a tutto il forum al quale pongo il seguente quesito.
Nell'assemblea del 2016,all'unanimità,viene deliberato l'adeguamento alla Normativa UNI10200, installazione valvole e ripartitori, e che i lavori sarebbero stati eseguiti a fine gestione 2016/2017.
Nel 2017 i lavori non sono stati eseguiti per il fatto che un condòmino, molto stimato e mai presente in assemblea ,non volendosi addossare le spese per i molti alloggi vuoti da vendere è riuscito convincere l'amministratore, coloro che avevano deliberato, e altri a non dare esito alla normativa tanto che nelle assemblee 2017/2018/2019 la maggioranza fa verbalizzare:
“La quota finora applicata del 50% fisso e 50% a consumo PARE la più corretta e applicabile”.
A nulla è valso a far capire,amministratore e condòmini, che:
A - Non si può non dare esito alla UNI10200 in quanto <norma cogente>.
B - La normativa è stata deliberata,e anche se sono passati 4 anni,è sempre valida e non si può neppure
revocare (Tacita revoca Art.1724) in quanto ne deriverebbe una violazione di Normative Obbligatorie.
C - Se scoperti il condominio è sanzionabile.
Per cui chiedo:
1- A fronte di un verbale che attesta che nel 2016 la Normativa UNI10200 è stata deliberata
mettere a verbale ”PARE” deve ritenersi una delibera?
2- La responsabilità è da attribuirsi solo all'amministratore responsabile delle parti comuni,art.1117 n.3,per
non aver eseguito ciò che rientra fra i suoi compiti e per cui viene pagato (inadempienza contrattuale),o
anche ai condòmini?
3- In caso di verifica la sanzione chi la paga?
4 - Posso sentirmi derubato in quanto se la normativa fosse stata applicata avrei pagato il 30% e non il 50%
del fisso? Se si a chi chiedere i danni?
Grazie