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DANIELA VANNOZZI

Nuovo Iscritto
Amministratore di Condominio
E' stata emessa una fattura per il compenso annuale di un professionista che riguarda un periodo a cavallo di due esercizi condominiali 2017/2018 e 2018/2019. L'amministratore contesta il pagamento poiché il rendiconto 2017/2018 è stato chiuso e approvato dall'assemblea. Non sa come pagare la prima parte della prestazione professionale riguardante l'esercizio condominiale 2017/2018. Il problema si pone poichè nell'esercizio 2018/2019 sono subentrati proprietari nuovi e non è giusto che paghino una parte di tale consulenza che fa capo all'esercizio chiuso e rendicontato 2017/2018 e non sa come registrarla nella contabilità 2018/2019. Ma la consulenza è annuale, che colpa ne ha il professionista se è a cavallo di due esercizi.
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario

alessandro.alderucci

Membro Junior
Condòmino proprietario
Tutto è successo al passaggio delle consegne. Attività nuova e il nipote come supporto. Al primo incontro gli chiesi un rendiconto consuntivo privo di tutti i possibili dati sensibili.
Non aveva approntato il registro di contabilitá, non conosceva la situazione contabile, non aveva inserito nel rendiconto tutte le rate pagate...
La risposta fu uno sguardo fulminante al nipote come per dirgli : ma che m'hai combinato?
Concludo! Il nipote se ne è andato e l'amministratore ha deciso di avvalersi della collaborazione della moglie.
Il risultato non è mutato e alla prossima assemblea saranno tanti gli argomenti da affron

Il criterio di cassa, consente infatti di conoscere esattamente la reale consistenza del fondo comune. I rendiconto per competenza o misto, invece, (con menzione delle spese effettive e di quelle Solo preventivate, ma non effettivamente sostenute), impedisce il facile controllo da parte dei condòmini.
Vedi l'allegato 303
Amministrazione condominiale Bologna › ...

Rendiconto condominiale per cassa, lo dice il Tribunale di Roma - Studio Monti

ma no .... :D , tutto dipende con vengono presentati i numeri, una cosa non esclude l'altra, il controllo della cassa e del fondo comune ci deve essere, ma poi ci deve essere anche la previsione e la pianificazione compresa la gestione dei fondi straordinari che per ovvie ragioni non sempre si utilizzano nel periodi di bilancio ma che spesso continuano nei periodi successivi. La cassa è sacra, ma è anche importante tutto quello che viene dopo, come è anche importante la competenza ed è per quello che @Dimaraz citava il criterio misto. Fidati di noi.
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
Il criterio di cassa, consente infatti di conoscere esattamente la reale consistenza del fondo comune. I rendiconto per competenza o misto, invece, (con menzione delle spese effettive e di quelle Solo preventivate, ma non effettivamente sostenute), impedisce il facile controllo da parte dei condòmini.
Vedi l'allegato 303
Amministrazione condominiale Bologna › ...

Rendiconto condominiale per cassa, lo dice il Tribunale di Roma - Studio Monti


ma no .... :D , tutto dipende con vengono presentati i numeri, una cosa non esclude l'altra, il controllo della cassa e del fondo comune ci deve essere, ma poi ci deve essere anche la previsione e la pianificazione compresa la gestione dei fondi straordinari che per ovvie ragioni non sempre si utilizzano nel periodi di bilancio ma che spesso continuano nei periodi successivi. La cassa è sacra, ma è anche importante tutto quello che viene dopo, come è anche importante la competenza ed è per quello che @Dimaraz citava il criterio misto. Fidati di noi.
Concludendo : a mio modesto parere il principio per cassa, dato il periodo certo della registrazione di entrate e uscite con date di inizio e fine gestione nel conto economico, è il più indicato da sottoporre al controllo da parte dei Condòmini.
Sono le numerose sentenze di Cassazione e Tribunali ad affermarlo, non Grey owl.
 

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Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
comunque voglio seguire quello che hanno scritto, allora potrei anche dirti il guadagno o meglio "utile" come si ottiene in un condominio? Ti posso anticipare che esiste anche l'utile o meglio il "Patrimonio Netto" da evidenziare nello Stato Patrimoniale, ma qui credo che iniziamo a toccare argomenti difficili per molti, allora ti do io questa volta la risposta, l'utile esiste ed è rappresentato dal totale dei pagamenti fatti in eccesso dai condòmini. Ovviamente questo "utile" viene anche ridistribuito nel momento che viene compensato con la prima rata del periodo successivo. La contabilità non è un'opinione ma è molto rigida e tecnicamente inappellabile, cosa che molti amministratori lontani dalla ragioneria non arrivano a capire.
Non è necessario scomodare i trattati di ragioneria coinvolgendo anche la partita doppia dato che per i condòmini è sufficiente il conto della serva per controllare la gestione dei loro soldi.
 

alessandro.alderucci

Membro Junior
Condòmino proprietario
Non è necessario scomodare i trattati di ragioneria coinvolgendo anche la partita doppia dato che per i condòmini è sufficiente il conto della serva per controllare la gestione dei loro soldi.
Non puoi generalizzare, ogni situazione deve essere analizzata a parte, sicuramente il criterio di cassa è il metodo più semplice che però non ti permette da solo di avere il governo dello stato patrimoniale del condominio. Ora però mi fermo perchè non possiamo ogni volta ripetere le stesse cose e ricominciare il discorso da capo.
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
Non puoi generalizzare, ogni situazione deve essere analizzata a parte, sicuramente il criterio di cassa è il metodo più semplice che però non ti permette da solo di avere il governo dello stato patrimoniale del condominio. Ora però mi fermo perchè non possiamo ogni volta ripetere le stesse cose e ricominciare il discorso da capo.
Se i dati da gestire sono veritieri perché insisti nel dire che utilizzando il principio per cassa non consente alla situazione patrimoniale di tenere sotto controllo la gestione condominiale?
Il controllo è lo scopo per il quale il legislatore ha imposto il riepilogo finanziario.
 

alessandro.alderucci

Membro Junior
Condòmino proprietario
Non è necessario scomodare i trattati di ragioneria coinvolgendo anche la partita doppia dato che per i condòmini è sufficiente il conto della serva per controllare la gestione dei loro so

Se i dati da gestire sono veritieri perché insisti nel dire che utilizzando il principio per cassa non consente alla situazione patrimoniale di tenere sotto controllo la gestione condominiale?
Il controllo è lo scopo per il quale il legislatore ha imposto il riepilogo finanziario.
 

alessandro.alderucci

Membro Junior
Condòmino proprietario
Se i dati da gestire sono veritieri perché insisti nel dire che utilizzando il principio per cassa non consente alla situazione patrimoniale di tenere sotto controllo la gestione condominiale?
Il controllo è lo scopo per il quale il legislatore ha imposto il riepilogo finanziario.
Ci metto veramente tanta pazienza però in questo modo non c'è argomentazione. Se veramente vuoi parlare di queste cose in modo serio e costruttivo, allora dovresti prima di tutto imparare cosa sia uno Stato Patrimoniale. Quando ti sarai documentato allora possiamo eventualmente riprendere il discorso. Fai www.google.it e scrivi STATO PATRIMONIALE e premi invio. Sono curioso di capire la tua definizione. Fino a che non avrai capito di cosa stiamo parlando non ci sono altre argomentazioni. Tu pensi di sapere, ma in realtà sei molto fuori strada. Ti dico solo che senza uno stato patrimoniale puntuale, preciso ed in quadratura tra attivo e passivo un vero passaggio di consegne non si può avere ed è per questo che ti sei ritrovato in questa situazione fastidiosa con il tuo amministratore. Ti farebbe solo bene cercare di capirmi. Buona serata.
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
Ci metto veramente tanta pazienza però in questo modo non c'è argomentazione. Se veramente vuoi parlare di queste cose in modo serio e costruttivo, allora dovresti prima di tutto imparare cosa sia uno Stato Patrimoniale. Quando ti sarai documentato allora possiamo eventualmente riprendere il discorso. Fai www.google.it e scrivi STATO PATRIMONIALE e premi invio. Sono curioso di capire la tua definizione. Fino a che non avrai capito di cosa stiamo parlando non ci sono altre argomentazioni. Tu pensi di sapere, ma in realtà sei molto fuori strada.
Ti dico solo che senza uno stato patrimoniale puntuale, preciso ed in quadratura tra attivo e passivo un vero passaggio di consegne non si può avere ed è per questo che ti sei ritrovato in questa situazione fastidiosa con il tuo amministratore. Ti farebbe solo bene cercare di capirmi. Buona serata.
Dove ho negato che nella situazione patrimoniale i totali di ATTIVITÀ e PASSIVITÀ devono coincidere?
Forse mi sono spiegato male.
Io sto faticosamente cercando di riportare l'operato dell'amministratore sulla retta via.
Se non mi riterrei all'altezza per questo compito sarei il primo a fare dietrofront.
Se vuoi testare il mio grado di preparazione non hai che da elencare una serie di voci da collocare nella situazione patrimoniale.
Se poi mi vuoi testare anche sul conto economico è sufficiente che mi comunichi anche qui le voci da inserire correttamente.
Buona giornata.
Grey owl
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
comunque voglio seguire quello che hanno scritto, allora potrei anche dirti il guadagno o meglio "utile" come si ottiene in un condominio? Ti posso anticipare che esiste anche l'utile o meglio il "Patrimonio Netto" da evidenziare nello Stato Patrimoniale, ma qui credo che iniziamo a toccare argomenti difficili per molti, allora ti do io questa volta la risposta, l'utile esiste ed è rappresentato dal totale dei pagamenti fatti in eccesso dai condòmini. Ovviamente questo "utile" viene anche ridistribuito nel momento che viene compensato con la prima rata del periodo successivo. La contabilità non è un'opinione ma è molto rigida e tecnicamente inappellabile, cosa che molti amministratori lontani dalla ragioneria non arrivano a capire.
Questa situazione fotografa una gestione già avviata.
Altra situazione si ha quando si inizia una gestione il primo anno.
 

Grey owl

Membro Junior
Condòmino proprietario
E' stata emessa una fattura per il compenso annuale di un professionista che riguarda un periodo a cavallo di due esercizi condominiali 2017/2018 e 2018/2019. L'amministratore contesta il pagamento poiché il rendiconto 2017/2018 è stato chiuso e approvato dall'assemblea. Non sa come pagare la prima parte della prestazione professionale riguardante l'esercizio condominiale 2017/2018. Il problema si pone poichè nell'esercizio 2018/2019 sono subentrati proprietari nuovi e non è giusto che paghino una parte di tale consulenza che fa capo all'esercizio chiuso e rendicontato 2017/2018 e non sa come registrarla nella contabilità 2018/2019. Ma la consulenza è annuale, che colpa ne ha il professionista se è a cavallo di due esercizi

Perdonami, ma forse volevi dire “se non mi ritenessi “.
Così come hai scritto suona peggio di un’unghia sulla lavagna.
Continua a guardare il dito anziché che la luna.
 

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