Ennio A. Rossi
Membro Junior
- Commercialista
Nell’esercizio della mia professione di amministratore condominiale mi ritrovo spesso a confrontarmi con persone che non hanno dimestichezza con i conti.
Secondo questi, quanto versato al condominio durante l’esercizio, costituisce l’acconto da scomputare a consuntivo.
Per far comprendere a queste semplici persone come invece si evolvono i conteggi invio loro un prospetto "fatto in casa" che contiene una esemplificazione dimostrante che quanto effettivamente versato nell’esercizio va analizzato in un contesto dinamico ed imputato all’esercizio condominiale in maniera non coincidente.
Nella speranza che vi torni utile alla comprensione dei non addetti e per uso strumentale eventuale degli addetti lo specifico di seguito.
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Gentile signore/a i suoi pagamenti non vengono fatti per un singolo anno ma vanno analizzati in un contesto dinamico.
Facciamo un esempio per capire "come girano i conti" così compreso il meccanismo Lei avrà gli strumenti per fare i suoi controlli:
Primo esercizio 1 gennaio 2013 al 31.12.2013:
Secondo esercizio
Terzo esercizio
IV esercizio
In conclusione
NON ha senso alcuno analizzare solo quanto pagato nell’anno pensando di riscontrare coincidenze con un singolo esercizio ma (oltre) necessita controllare e raffrontare i pagamenti effettuati valutando che parte sono a carico dell’esercizio chiuso (e parte a favore di quello successivo oggetto di preventivo) il tutto armonizzando pagamenti e competenza dell’esercizio.
Il mero esborso fine a se stesso non ha alcun significato; Insomma i versamenti fatti vanno divisi e concettualmente imputati agli esercizi condominiali di competenza:
Le prime volte chi non ha dimestichezza con i conti fa un po’ fatica, poi ci prende la mano ed i calcoli scorrono con soddisfazione di ritrovare riscontro, consapevolezza e compiutezza.
Cordialmente
Secondo questi, quanto versato al condominio durante l’esercizio, costituisce l’acconto da scomputare a consuntivo.
Per far comprendere a queste semplici persone come invece si evolvono i conteggi invio loro un prospetto "fatto in casa" che contiene una esemplificazione dimostrante che quanto effettivamente versato nell’esercizio va analizzato in un contesto dinamico ed imputato all’esercizio condominiale in maniera non coincidente.
Nella speranza che vi torni utile alla comprensione dei non addetti e per uso strumentale eventuale degli addetti lo specifico di seguito.
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Gentile signore/a i suoi pagamenti non vengono fatti per un singolo anno ma vanno analizzati in un contesto dinamico.
Facciamo un esempio per capire "come girano i conti" così compreso il meccanismo Lei avrà gli strumenti per fare i suoi controlli:
Primo esercizio 1 gennaio 2013 al 31.12.2013:
- 01.01.2013 Bilancio preventivo si approva che Lei deve versare in ACCONTO €1.000
- 31-12.2013 Ci si trova per approvare il bilancio consuntivo e viste le spese effettive sostenute, ripartite, emerge che il suo debito a consuntivo è €1.100
- 31.12.2013 Evidentemente l’amministratore Le chiederà il saldo di €100
Secondo esercizio
- Ma al 31.12.2013 l’amministratore avrà già predisposto un bilancio preventivo dell’anno successivo (dal 1 gennaio 2014 al 31.12.2014) secondo il quale si decide che per l’anno 01-01-2014 al 31-12-2014 Lei debba pagare un ACCONTO di €1.300(Supponiamo in 4 rate da €350/ciascuna scadenti tutte nel 2013. In fatto le verrà richiesto di pagare €1.400 (€1.300 + €100); ma siccome €100 sono il saldo dello scorso anno (01-01-2013 al 31.12.2013), Lei a fine anno 2013 si troverà creditrice di €1.300 (e non già di €1.400 pagate effettivamente nel corso del 2014)
- Per cui se al 31.12.2014 in sede di bilancio consuntivo 1.1.2014/31.12.2014 (redatto sulla base delle spese effettive sostenute che si possono constatare solo a posteriori) lei risultasse debitrice di €1.395
- lei si troverebbe a debito di €95
Terzo esercizio
- Il bilancio preventivo 1-1-2015 al 31-12-2015 indica la sua quota in acconto essere di €1.105
- (Il pagamento approvato in 3 rate da €400/cad. sarà pari a €1.200 pari a (€1.105 + €95) ma siccome €95 sono il saldo dello scorso anno (1-1-2014 al 31.12.2014) Lei a fine anno si troverà creditrice per il 2015 di €1.105 (e non già di €1.200,00 pagate effettivamente durante il 2015). Per cui se alla fine dell’esercizio 2015 in sede di bilancio consuntivo 1.1.2015/31.12.2015 (redatto sulla base delle spese effettive sostenute che si possono constatare solo a posteriori) Lei risultasse debitrice di euro €1.215
- Lei si troverebbe a debito di €110
IV esercizio
- Secondo il bilancio preventivo per l’anno 1-1-2016 al 31-12-2016 Lei dovrebbe pagare in acconto la somma di €1.490
- (Verranno previste n. 4 rate da €400/cd e le verrà richiesto di pagare €1.600 (€1.490 + €110)ma siccome €110 sono versate a saldo per lo scorso anno (01-01-2015 al 31.12.2015 )Lei a fine anno si troverà creditrice per il 2016 di euro €1.490 (e non già di euro €1.600 pagate effettivamente durante il 2016)
- Per cui se al 31.12.2016 in sede di bilancio consuntivo 1.1.2016/31.12.2016
(redatto sulla base delle spese effettive sostenute che si possono constatare solo a posteriori)Lei risultasse debitrice di €1.400 - Lei si troverebbe a credito da riportare all’anno successivo di €90 (che andranno questa volta in diminuzione della prossima prima rata a pagare)
In conclusione
NON ha senso alcuno analizzare solo quanto pagato nell’anno pensando di riscontrare coincidenze con un singolo esercizio ma (oltre) necessita controllare e raffrontare i pagamenti effettuati valutando che parte sono a carico dell’esercizio chiuso (e parte a favore di quello successivo oggetto di preventivo) il tutto armonizzando pagamenti e competenza dell’esercizio.
Il mero esborso fine a se stesso non ha alcun significato; Insomma i versamenti fatti vanno divisi e concettualmente imputati agli esercizi condominiali di competenza:
Le prime volte chi non ha dimestichezza con i conti fa un po’ fatica, poi ci prende la mano ed i calcoli scorrono con soddisfazione di ritrovare riscontro, consapevolezza e compiutezza.
Cordialmente