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Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Buon giorno. n paio di mesi fa, al mio rientro dalle ferie, ho trovato una novità: l'inquilino del piano di sopra ospita un batterista che si esercita in casa. A quanto pare l'ospitalità non si sa quanto tempo durerà ancora, credo molto perché sulla casetta delle lettere esiste il suo nome. Ho chiesto e la risposta è stata: "Per ora sono qui". Ho gentilmente fatto notare che il suo suonare ci da fasatidio e, di conseguenza, mi ha accompagnato nel suo locale dove ha piazzato una enorme batteria professionale elettronica che ascolta con le cuffie. Sotto alla grancassa e ad alcuni altri tamuri ha messo un tappetino, ma quando suona il rumore sordo è molto ben percettibile e dà molto fastidio. Nel tentativo di gestire il problema amichevolmente abbiamo stabilito degli orari che sarebbero: dalle 9.00 alle 12.00 e poi dalle 14.30 alle 19.00. Viviamo in una zona estremamente silenziosa ed ho fatto presente che io e mia moglie amiamo il silenzio, ma il batterista ci ha detto di tener conto che quello è il suo lavoro e che deve continuamente allenarsi. Desidero sottilineare che in effetti usa una batteria muta, batteria che comunque deve essere usata esattamente come una sonora, quindi i vari ritmi continuamente ripetuti per ore e ore sono molto ben sentiti credo a causa delle vibrazioni che le percussioni sui tamburi e i piatti trasmettono al pavimento. Oltretutto suona anche di sabato e domenica. La mia vita e quella di mia moglie scorreva serenamente, ora io non riesco più a scrivere e mia moglie a disegnare come facevamo prima. Ora il nostro rendimento è molto condizionato da questa novità sonora e il nostro lavoro ne risente molto. Esisteno leggi che proibiscono di svolgere attività cosi sonore in una casa privata? Grazie
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Aggiorno la mia richiesta perché ci sono delle novità. Oggi una momentanea interruzione della corrente elettrica mi ha permesso di apprendere che il rumore della batteria è udibile perché trasmesso da casse acustiche. Infatti la corrente è mancata mentre il batterista suonava ed il rumere è cessato , riprendendo non appena la luce è tornata. Interrogato nuovamente sulla questione, il batterista ha detto che infatti non usa le cuffie ma che ha impostato il volume in modo da stare sotto un certo numero di decibel. Come ho detto precedentemente, non è tanto una questione di rumore alto, ma piuttosto di rumore continuo. Lui, il batterista, continua a sostenere che il suo lavoro lo costringe a suonare tutto il giorno e durante tutta la settimana, festività incluse. Spero che ci siano leggi che proibiscono di svolgere attività così fastidiose in abitazioni private. Chiedo cortesemente come posso intervenire . Grazie
 

Dimaraz

Moderatore
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Altro Professionista
Esisono norme che regolano i livelli massimi di "immissione" (anche variabili localmente) ma nessuna che vieti una libera attività in una proprietà privata.

In linea generale, se memoria non mi inganna, il rumore provocato non deve far superare di 6 decibel (unità di misura logaritmica) il livello medio del rumore preesistente.
Tale differenza si dimezza per le ore notturne.
Altre variabili a seconda di quartiere/zona e periodo.

Se sei "pratico" di smartphone esistono "app" che permettono di darti una misurazione indicativa (ma non "probante")... step successivo chiamare una ditta specializzata o fare denuncia in Comune.

Occhio che 6dB sono tanti se il rumore medio (diurno) è rilevante.
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Grazie della risposta. Sono pratico di smartphone, ho trovato l'app. e non appena inizia misurerò i decibel, però già posso dire che Il rumore non è forte, ma continuo. Come avere una lavatrice che fa la centrifuga dalle 9.00 alle 12.00 e poi dalle 14.30 alle 19.00. Tutti i giorni, festivi inclusi.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Se il rumore fosse assimilabile a quello di un elettrodomestico e gli orari rispettano le fasi di "riposo" il tuo diventa una lamentela pretestuosa.
Se sei l'unico a contestare non perdere nemmeno tempo a ricorrere ad un Giudice

Unico modo per avere il "silenzio" che cerchi è una villetta isolata in un bosco.
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Se queste sono le leggi sono sempre più perplesso perché un elettrodomestico è usato NON tutti i giorni e NON per tutto il giorno. Voglio sperare che, oltre all'entità del rumore misurabile in decibel, ci sia anche una legge che ne regoli la durata e gli orari. Il suonare della batteria di cui mi lamento, che in effetti assomiglia ad una macchina da lavare che fa la centrifuga col carico non ben distribuito nel cestello producendo quindi colpi attutiti sul pavimento, è un suonare continuo per 5 ore e mezza al giorno, tutti i giorni e senza la tregua dei festivi. Dimaraz, lei dice: "Esisono norme che regolano i livelli massimi di "immissione" (anche variabili localmente) ma nessuna che vieti una libera attività in una proprietà privata." Non ci posso credere! Se così è, devo sentirmi fortunato di non avere un produttrice di maglioni che usa macchina per maglieria o un produttore di campancci per mucche ribattuti a mano sull'incudine. Credo che in una casa privata un musicista professionista o un cantante lirico debbano prendere tutte le precauzioni possibili per non disturbare ed al limite credo che siano loro a dover andare a vivere in una casa isolta nel bosco. Ho sempre sentito che i miei diritti finiscono dove iniziano quelli degli altri , ma in questo modo i miei diritti di vita serena non invasa da un batterista siano calpestati anche dalla legge!
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Se così è, devo sentirmi fortunato di non avere un produttrice di maglioni che usa macchina per maglieria o un produttore di campancci per mucche ribattuti a mano sull'incudine

Avere una attività in proprio ti garantisco che ti mette su un piano diverso (peggiore) ...e ironia della sorte avresti automaticamente ragione.

Ma un musicista o cantante, seppur professionisti, non sono comparabili.
Certamente debbono rispettare le fasce di silenzio (ma dici che su questo non sgarra) e evitare di eccedere (rispettando i limiti indicati in dB).

Ho sempre sentito che i miei diritti finiscono dove iniziano quelli degli altri

Infatti...quindi dovresti capire che non puoi "pretendere" che gli altri non possano fare ciò che è "umanamente" fattibile all'interno delle propria abitazione solo per rispettare le tue esigenze di silenzio assoluto.
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Non auguro a nessun proprietario di casa che paga regolarmente le tasse, le spese condominiali e che credeva di poter stare tranquillo nella dimora che ha conquistato con fatiche e sacrifici di trovarsi con un batterista sulla testa. A quanto pare, oltretutto, ospitato senza regolare contratto d'affitto in una porzione dell'appartamento abitato dal proprietario. Questa novità l'ho appresa oggi parlando col musicista. Con lui abbiamo concordato che a mie spese comprerò un tappetino insonirizzante da mettere sotto il suo strumento mentre lui fa il suo training mattutino. Già! Perché mi ha detto di essere un compositore che lavora col computer ma che usa fare training con la batteria. Non è facile la vita!
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Poco fa, sollecitato da un messaggio telefonico del vicino con cui mi chiedeva se potevo consegnargli il tappeto fonoassorbente, sono salito ed ho fatto la consegna dell'acquisto eseguito di tasca mia. Mi ha chiesto di aiutarlo a metterlo sotto alla batteria e...ho dato il mio aiuto. Tra le mie certezze esiste anche quella che l'amministratore dovrebbe avere maggiore potere decisionale quando non sono rispettate le leggi o il regolamento condominiale. Se così fosse ci sarebbero meno azioni legali spesso dai costi esorbitanti per risolvere problemi ovvi. Spero vivamente che sia presto intrapresa questa conquista .
 

Zerthy

Membro Junior
Condòmino proprietario
Non è bene che resti così, primo perché non avete nemmeno un albo e l'art. 71-bis disp. att. c.c. riporta tra i requisiti per poter fare l'amministratore :
d) che non sono interdetti o inabilitati;
e) il cui nome non risulta annotato nell'elenco dei protesti cambiari;
f) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
g) che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.
E mi sembra veramente pochino, tant'è che tra i tanti bravi ed esperti amministratori, sulla piazza si trovano spesso amministratori che non meritano.
Ma ciò che mi piacerebbe ottenere da un amministratore è che non mi dica, di fronte ad una evidente trasgressione del regolamento condominiale o addirittura delle leggi, di intraprendere le vie legali. Troppo facile e troppo poco professionale. Direi soprattutto troppo comodo. Le liti condominiali per i soliti annosi problemi riempiono le aule dei tribunali ed arricchiscono gli avvocati. Spesso le liti, con grande beneficio solo degli avvocati, proseguino per anni. Non mi sembra tutto ciò degno di un paese civile. Se n condòmino, per fare un esempio, occupa una porzione di spazio comune lasciando parcheggiata la sua auto mentre gli altri pagano un box o un posto auto, l'amministratore dovrebbe avere il potere di agire senza nemmeno interpellare gli altri condòmini, perchè? Perché si tratta di una infrazione grave dei diritti altrui e ricorrere alle vie legali per risovere casi così chiari mi sembra poco civile, soprattutto perchè esistono dei costi che non tutti sono in grado di affrontare ed alla fine ecco che vince il prepotente. Paradossalmente, tanto per fare un esempio che mi tocca, ho dovuto a mie spese comprare un tappetino insonorizzante per risolvere un problema che non mi vede per nulla responsabile, ma che mi vede vittima, anzi, due volte vittima. Un amministratore si può permettere di non indire l'assemblea condominiale e di non aggiornare i condòmini su tasse e spese per anni, nel mio caso tre anni, e per agire occorre intraprendere le vie legali con nuove e assurde spese! Mi sembra di vivere in un film di Totò!
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Non è bene che resti così, primo perché non avete nemmeno un albo

Punto primo non hai motivo di includermi nella categoria
Punto secondo chiunque può fare l'amministratore nel proprio Condominio senza dover possedere i requisiti che hai elencato (quindi non deve appartenere ad un Albo e sarebbe "curioso" che qualcuno eserciti una mansione che ne preveda l'iscrizione) ... che in ogni caso sono "aria fritta" visto che pure i famigerati corsi sono una stupidaggine
Punto terzo:
Ma ciò che mi piacerebbe ottenere da un amministratore è che non mi dica, di fronte ad una evidente trasgressione del regolamento condominiale o addirittura delle leggi, di intraprendere le vie legali. Troppo facile e troppo poco professionale.
A me piacerebbe che le persone, nel caso specifico i condòmini, non pretendano che le Leggi dispongano ciò che non è scritto.
Un amministratore:
- non è un appartenente alle forze dell'ordine e quindi non può intervenire coattivamente
- non è un Avvocato, ne un Pubblico Ministero e tantomeno un Giudice...quindi non può agire di propria iniziativa per sanzionare chi non rispetta il regolamento di condominio.

Se ti leggi attentamente le norma scoprirai che egli è solo un esecutore (mandatario) della volontà assembleare...e proprio l' Assemblea di Condominio, unica e sola, può decidere di comminare eventuali sanzioni che però devono essere previste e specificate nel regolamento di condominio.


Su tutto il resto (liti per stupide dabbenaggini condominiali o mancati "adempimenti" del mandatario) non è con un maggior potere all'amministratore che risolveresti i problemi.

Ps.
Tu non avevi obblighi di acquistare tappetini o altro.
Se il vicino "infrange" i limiti tu potevi fare denuncia o citarlo a Giudizio.
 

Franci63

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Un amministratore si può permettere di non indire l'assemblea condominiale e di non aggiornare i condòmini su tasse e spese per anni, nel mio caso tre anni, e per agire occorre intraprendere le vie legali con nuove e assurde spese! Mi sembra di vivere in un film di Totò!
In prima battuta basterebbe scegliere un altro amministratore.
Il “film di Totò” io lo vedo anche nell’immobilita dei condòmini, di fronte a certe situazioni .
Dopo il primo anno senza assemblea, si prende l’iniziativa ; cioè prima si chiede la convocazione con le dovute formalità , e se l’amministratore non procede ci si autoconvoca e lo si sostituisce.
 

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