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Daniela

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Il nostro condominio sembra costruito di cartone a volte... specie quando i vicini spostano sedie, camminano di notte per casa, litigano con i figli o tengono il cane per più del tempo che la povera bestia è disposta a sopportare prima di uscire per la passeggiatina a lui indispensabile per i bisogni.

Ma quali sono i limiti di tutto questo?

Non so per esempio, non ci sono dei regolamenti precisi sullo spessore delle pareti?

E se non sullo spessore, sulla tenuta acustica?

Noi sentamo distintamente i discorsi dei nostri vicini, parola per parola... capite bene che quando litigano è come averli in casa.. (e vice versa immagino quando litighiamo noi).

Qual'è la normale tollerabilità e come si misura? Chi controlla queste cose, chi si può chiamare e chi paga?

Ci sono delle multe?
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Non vi sono "multe" fintanto che non si disturba la "quiete pubblica"...quindi la lamentela non deve arrivare da un solo "vicino" ma da una pluralità.

Sulla mancata "tenuta acustica" di certe abitazioni...stendiamo un "velo pietoso"...su certi "risparmi" nel costruire e sul combinato di certe esigenze.

Esistono delle norme con tabelle precise sugli ndicici di "runorosità" contestabili ai costruttori...ma iniziare una causa senza saperne l' esito, specie se son passati anni dalla costruzione, non è consigliabile.

Come spiegato puoi contestare il disturbo...ma meglio siate un gruppo per ottenere risultati.
Magari meglio prima discuterne civilmente con la controparte.
 

Lucianone

Membro Junior
Amministratore di Condominio
Se il rumore proviene da un vicino specifico ci sono essenzialmente due modi per tutelarsi. Il primo è in sede civile, l'altro in sede penale.

Quello penale non tende ad ottenere un risarcimento, ma la mera punizione del colpevole. I presupposti per ottenere una condanna oggi come oggi, considerata anche l'archiviazione automatica per la tenuità del fatto, sono davvero difficili.
Il reato è quello del disturbo della quiete delle persone e occorre che tale disturbo sia a danno di un numero indeterminato di persone, come il classico caso del locale pubblico che da un baccano infernale in pieno centro.

Nel caso invece più probabile che un vicino dia fastidio all'appartamento attiguo non resta che il procedimento civile di risarcimento del danno. Il che prevede sostanzialmente una causa.
Il presupposto è basato in questo caso sul superamento della normale tollerabilità. Si tratta di un limite generico quantificato dal codice civile, in generale 3 decibel oltre il rumore di fondo misurato nell'appartamento della persona disturbata.

Se si ricade nel caso indicato, si può diffidare il vicino rumoroso e successivamente agire contro di lui in sede civile anche in via d'urgenza.
In alcuni comuni si può fare una segnalazione al sindaco o in alternativa all'ufficio comunale che si occupa dei rumori ambientali ove ci sia.
In quest'ultimo caso, esiste la possibilità di avviare un procedimento amministrativo che punisca il vicino rumoroso qualora lo stesso ufficio rilevi il disturbo attraverso normali rilevamenti fonometrici.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Confermo la spiegazione di Lucianone...solo che per il rumore "occasionale" (litigio) la vedo dura tutta la trafila del rilevamento fonometrico etc etc.
 

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