paolo spinnato
Membro Ordinario
- Amministratore di Condominio
Mi sono accorto che alcuni condòmini hanno pagato negli passati (alcuni per 13 anni) di meno relativamente alle spese condominiali per via dei millesimi errati.Altri, per contro, hanno pagato di più.
Scoperto l’errore ho posto rimedio per quest’anno. Ora sorge il problema su come devo operare per gli anni passati limitatamente ad un condòmino.
Mi spiego: uno ha comprato l’alloggio ma non il box, che è stato acquistato da un altro condòmino nel 2003. Quindi questo condòmino che ha comprato l’alloggio nel 2003, dato che l’amministratore non ha aggiornato le tabelle millesimali, ha pagato per tutti questi anni anche le spese del box. Mentre il condòmino che l’ha comprato non ha mai pagato le spese per i millesimi del box.
Dato che mi sono accorto di ciò l’ho fatto presente ed il condòmino che ha pagato le spese per il box che non ha, vorrebbe indietro dall’altro condòmino il corrispettivo, sulla base dei consuntivi approvati dall’assemblea, dal 2004 al 2016 chiedendo però il ristoro al condominio e non al condòmino.
Ho letto che per legge, non esiste un termine unico di prescrizione, visto che esso varia a seconda del tipo di diritto o, in alcuni casi , delle situazioni concrete .
Secondo me sarebbe opportuno trovare una soluzione transattiva con il condòmino interessato, giacchè le varie sentenze per casi analoghi che sono state pronunciate sia da diversi Giudici di pace, sia dalla Cassazione, non si presentano uniformi, perché alcune sentenziano che la prescrizione è decennale, altre che è decennale solo se gli esborsi sono conseguenti a eventi non abituali o comunque che non si ripetano nel tempo,( e non è questo caso) altre ancora che è quinquennale quando la loro natura e’ periodica ai sensi dell’art. 2948 del Codice Civile p.4, che prevede che si prescrivono in cinque anni “gli interessi ed in generale tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi “ (ed è questo caso dato che i pagamenti sono periodici). Io sto scrivendo al condòmino che vuole la somma pagata indebitamente per informarlo delle differenti prescrizioni e quindi di fare una proposta per chiudere il contenzioso dato che il condòmino che ha avuto i benefici è disposto a pagare ma non tutto, ritenendo di essere in buona fede e di non avere nessuna colpa anche se non ha nulla in mano per dimostrare che ha fatto la comunicazione all'amministratore. Neanche l'acquirente dell'alloggio non ha nulla che possa dimostrare che ha fatto la comunicazione. Secondo voi è corretto il mio modo di operare. Se non si trova la transazione è il condominio che deve risarcire la somma pagata in più, rivalendosi poi l'amministratore sul condòmino che non ha pagato, chiedendo l'ingiunzione di pagamento al giudice di pace?Per rivolgersi al Giudice di pace occorre essere supportato da un avvocato o può fare la richiesta l'amministratore? Altra domanda ma non avendo fatto opposizione alle delibere in tutti questi anni è legale la sua richiesta?
Scoperto l’errore ho posto rimedio per quest’anno. Ora sorge il problema su come devo operare per gli anni passati limitatamente ad un condòmino.
Mi spiego: uno ha comprato l’alloggio ma non il box, che è stato acquistato da un altro condòmino nel 2003. Quindi questo condòmino che ha comprato l’alloggio nel 2003, dato che l’amministratore non ha aggiornato le tabelle millesimali, ha pagato per tutti questi anni anche le spese del box. Mentre il condòmino che l’ha comprato non ha mai pagato le spese per i millesimi del box.
Dato che mi sono accorto di ciò l’ho fatto presente ed il condòmino che ha pagato le spese per il box che non ha, vorrebbe indietro dall’altro condòmino il corrispettivo, sulla base dei consuntivi approvati dall’assemblea, dal 2004 al 2016 chiedendo però il ristoro al condominio e non al condòmino.
Ho letto che per legge, non esiste un termine unico di prescrizione, visto che esso varia a seconda del tipo di diritto o, in alcuni casi , delle situazioni concrete .
Secondo me sarebbe opportuno trovare una soluzione transattiva con il condòmino interessato, giacchè le varie sentenze per casi analoghi che sono state pronunciate sia da diversi Giudici di pace, sia dalla Cassazione, non si presentano uniformi, perché alcune sentenziano che la prescrizione è decennale, altre che è decennale solo se gli esborsi sono conseguenti a eventi non abituali o comunque che non si ripetano nel tempo,( e non è questo caso) altre ancora che è quinquennale quando la loro natura e’ periodica ai sensi dell’art. 2948 del Codice Civile p.4, che prevede che si prescrivono in cinque anni “gli interessi ed in generale tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi “ (ed è questo caso dato che i pagamenti sono periodici). Io sto scrivendo al condòmino che vuole la somma pagata indebitamente per informarlo delle differenti prescrizioni e quindi di fare una proposta per chiudere il contenzioso dato che il condòmino che ha avuto i benefici è disposto a pagare ma non tutto, ritenendo di essere in buona fede e di non avere nessuna colpa anche se non ha nulla in mano per dimostrare che ha fatto la comunicazione all'amministratore. Neanche l'acquirente dell'alloggio non ha nulla che possa dimostrare che ha fatto la comunicazione. Secondo voi è corretto il mio modo di operare. Se non si trova la transazione è il condominio che deve risarcire la somma pagata in più, rivalendosi poi l'amministratore sul condòmino che non ha pagato, chiedendo l'ingiunzione di pagamento al giudice di pace?Per rivolgersi al Giudice di pace occorre essere supportato da un avvocato o può fare la richiesta l'amministratore? Altra domanda ma non avendo fatto opposizione alle delibere in tutti questi anni è legale la sua richiesta?