anna
Membro Ordinario
- Condòmino proprietario
Buonasera,
chiedo un vostro parere in merito ad una situazione piuttosto complessa che si é creata nel condominio dove ho una casa di proprietá', premetto che il costruttore (la costruzione dello stabile e' terminato circa 10 anni fa, e il costruttore non si e preoocupato di fare la manutenzione lasciandolo senza rifiniture) ha la maggior parte degli appartamenti invenduti, l' amministratore fu nominato a suo tempo dal costruttore ed e ancora in carica, nel tempo si sono creati infiniti problemi, tra i quali la gestione ordinaria del condominio ( mancata approvazione dei bilanci, ecc) spesso dovuta al mancato pagamento delle quote condominiali da parte del costruttore ( che ha dei debiti nei confronti del condominio) che di conseguenza hanno determinato non pochi guai (es: distacco dell utenza del gas con riscaldamento autonomo centralizzato, ascensore fermo per diversi mesi per mancato pagamento delle quote di cui la gran parte sempre a carico di questo costruttore, ) tralascio ulteriori racconti di questi 10 anni che hanno portato comunque ad una dequalificazione dello stabile. Arriviamo all'attuale situazione, oggi lo stabile potrebbe usufruire su tutti i fronti del bonus 110 di riqualificazione ed infatti siamo arrivati ad un accordo tra noi proprietari per un assemblea straordinaria che decida sui lavori, informato della questione il costruttore per essere coinvolto nei lavori vuole di sua iniziativa revocare l amministratore (ricatto?), che si e rivolto, naturalmente ad altra ditta. Per tutelarci, qualora il costruttore/proprietario, decida di revocare l'amministratore, vogliamo chiedere che i libri contabili siano portati in tribunale, ne puo' fare richiesta anche un solo condomine/proprietario', o cosa possiamo fare per tutelarci da un costruttore che comunque negli anni non e' riuscito piu a vendere un appartamento? Le decisioni spettano sempre a lui? Sembra un film di fantascienza ma in Italia accade anche questo.
Grazie per i consigli che potrete darmi.
chiedo un vostro parere in merito ad una situazione piuttosto complessa che si é creata nel condominio dove ho una casa di proprietá', premetto che il costruttore (la costruzione dello stabile e' terminato circa 10 anni fa, e il costruttore non si e preoocupato di fare la manutenzione lasciandolo senza rifiniture) ha la maggior parte degli appartamenti invenduti, l' amministratore fu nominato a suo tempo dal costruttore ed e ancora in carica, nel tempo si sono creati infiniti problemi, tra i quali la gestione ordinaria del condominio ( mancata approvazione dei bilanci, ecc) spesso dovuta al mancato pagamento delle quote condominiali da parte del costruttore ( che ha dei debiti nei confronti del condominio) che di conseguenza hanno determinato non pochi guai (es: distacco dell utenza del gas con riscaldamento autonomo centralizzato, ascensore fermo per diversi mesi per mancato pagamento delle quote di cui la gran parte sempre a carico di questo costruttore, ) tralascio ulteriori racconti di questi 10 anni che hanno portato comunque ad una dequalificazione dello stabile. Arriviamo all'attuale situazione, oggi lo stabile potrebbe usufruire su tutti i fronti del bonus 110 di riqualificazione ed infatti siamo arrivati ad un accordo tra noi proprietari per un assemblea straordinaria che decida sui lavori, informato della questione il costruttore per essere coinvolto nei lavori vuole di sua iniziativa revocare l amministratore (ricatto?), che si e rivolto, naturalmente ad altra ditta. Per tutelarci, qualora il costruttore/proprietario, decida di revocare l'amministratore, vogliamo chiedere che i libri contabili siano portati in tribunale, ne puo' fare richiesta anche un solo condomine/proprietario', o cosa possiamo fare per tutelarci da un costruttore che comunque negli anni non e' riuscito piu a vendere un appartamento? Le decisioni spettano sempre a lui? Sembra un film di fantascienza ma in Italia accade anche questo.
Grazie per i consigli che potrete darmi.