La professione di agente immobiliare in effetti è incompatibile con quasi tutti i lavori ma non con quello dell'amministratore di condominio a patto che quest'ultimo non la eserciti in forma organizzata e continuativa ovvero non sia configurabile in un'attività imprenditoriale con obbligo di iscrizione al REA (Registro delle Imprese alla Camera di Commercio).
Cosa significa in due parole... che il tuo amministratore se esercita anche l'attività di agente immobiliare, non può svolgere l'attività di amministrare condominii se ha ad esempio linee telefoniche dedicate allo studio di amministrazione, usi computer per amministrare più condominii o in generale abbia strumenti tipici di un'attività organizzata.
Mi riferisco all'ultima (che io sappia) interpretazione del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) del 12 gennaio 2015 che è poi stata adottata un po' in tutte le camere di commercio per quanto ne so.
In pratica il tuo amministratore rischia di perdere i requisiti per esercitare l'attività di mediatore e/o di essere cancellato dalla Camera di Commercio e quindi di non poter più esercitare.
E' anche vero, comunque, che in precedenza, non si ponevano particolari limiti, questo è un orientamento recente... quindi ci saranno molti casi ancora operanti di realtà di questo tipo che probabilmente presto dovranno compiere una scelta oppure organizzarsi in modo diverso ospitando due figuri titolari nello stesso studio, ad esempio... o in altri modi ancora.
L'organo vigilante è la Camera di Commercio della provincia di appartenenza del lavoratore che di solito non si muove se non dietro esposto o revisione di particolari ruoli, albi, ecc. Nel caso specifico non credo che al momento il tuo amministratore rischi di essere cancellato o richiamato se non dietro una vera e propria denuncia alla CCIAA. Cosa che francamente non auspico visto che stiamo parlando di lavorati onesti fino a prova contraria e di un regolamento-non-regolamento, basato sulle interpretazioni di giudici e ministeri piuttosto mutevoli a seconda delle ondate di pensiero.
Piuttosto alla prossima assemblea solleva la questione e informa l'amministratore che non sei soddisfatto della sua bivalenza professionale se non effettivamente la cosa di disturba per qualche motivo particolare. Se la tua domanda sorge invece dal cercare un pretesto per mandarlo via, credo sia più corretto e semplice fargli presente tutto questo e lasciare alla sua buona fede e correttezza professionale il decidere cosa fare.
In ultimo, che io sappia, non sono previste sanzioni a meno che (e francamente non ho la preparazione necessaria per sapere queste cose) la CCIAA non consideri esercizio abusivo della professione il fatto che lui abbia perso i requisiti per esercitare come mediatore svolgendo anche un altro lavoro come amministratore di condominio professionista.