La scarsa fiducia negli amministratori risiede da un lato dalla scarsa comprensione del loro lavoro e dall'altro dalla atavica diffidenza verso chi gestisce denaro. Diceva il proverbio: "chi amministra e non si arricca, piglia la corda e vallo a impicca". Del resto non ci mancano esempi dall'alto, molto in alto.
Ma voglio fermarmi sul primo punto, la scarsa comprensione del loro lavoro, che poi mi sembra in realtà una scarsa comunicazione.
L'amministratore viene spesso preso come un "factotum" condominiale in servizio permanente effettivo H24 e G7. Ne abbiamo esempi a dozzine in questo blog: dal mancato spurgo, alla monnezza in strada davanti al portone, ai litigi tra condòmini. Non ho mai sentito un amministratore dire:"Signori, io devo far rispettare il regolamento di condominio e questo è quanto. Se litigate c'è il tribunale, se il monnezzaro non viene, prendetevela con il sindaco, se lo spurgo non esce non posso venire io a pulire".
Altra scarsa comunicazione nel campo dei lavori: quasi nessuno comprende che dietro un appalto c'è tutta una contabilità civilistica e fiscale tra le più bizantine al mondo per cui il 3% dell'importo appaltato è un emolumento appena decente. Se però si chiedesse ad un condòmino di fare lui la contabilità della ripulitura delle scale forse lo capirebbe. Ma gli amministratori questo non lo dicono, anzi molti incoraggiano lavori su lavori. Quanto hanno fatturato gli amministratori sul 110%, sui bonus facciate e giardino, sul fascicolo fabbricato, sulla suddivisione spese riscaldamento etc? Tutti buoni a fare i conti ma poco attenti alle ore e ore perse a discutere con la ditta, con gli uffici comunali, con il responsabile di cantiere.
Credo che un amministratore onesto e competente debba essere prima di tutto un buon comunicatore, sappia educatamene mettere i paletti a pretese di chi non ha mai avuto neanche una donna a ore e non gli pare vero di avere il servo in casa.
Il punto dolente delle "creste" e delle appropriazioni purtroppo mi pare poco risolvibile: ho tutta una esperienza di amministratori che non hanno pagato fatture e hanno inguattato i soldi altrove, amministratori che ogni tre anni mettevano tra i lavori il "rifacimento della trave portante dell'ascensore"(che si fa ogni 20 anni) o conteggiavano cambio di 25 lampadine in un condominio di tre piani a tre lampade a piano fino al colmo del "lavaggio tende" dove tende...non c'erano
Oggi una qualunque azienda ha un collegio sindacale, un organismo di sorveglianza, la società di certificazione bilanci e un ufficio interno di controllo di gestione. Molti amministratori hanno società. Se avessero dei certificatori che, random, controllassero ogni anno il 10% dei conti dei condòmini amministrati certificandone l'aderenza e veridicità dei rendiconti, forse un poco di fiducia verrebbe a nascere.
E con fiducia che non vi siete spazientiti a leggere le mie elucubrazioni, faccio a tutti i miei migliori auguri di 2023 ... migliore in salute, tranquillità e pace.