FANFULLA
Membro Ordinario
- Condòmino proprietario
Il ns. condominio, in alta montagna (CN),è riscaldato da caldaia a gasolio che viene accesa dal primo ottobre a fine aprile dalle ore 15 del venerdì alle 21 della domenica,ha un impianto a distribuzione orizzontale,la regolazione del riscaldamento avviene tramite termostato e la ripartizione dei consumi del riscaldamento con i conta ore, dichiarato Fuorilegge (Risanamento Energetico Regione Piemonte).
A – Verificato che il condominio non è in possesso di alcuna relazione che attesti gli elementi oggettivi e le circostanze tecniche per poter derogare.
B - Informato che proprio per risolvere questo problema applicativo,ossia ripartire i consumi del riscaldamento,con l’aggiornamento del 2018 è stato introdotto il fattore d’uso “fx,uso”.
C – Informato che il professionista, per determinare il fabbisogno ideale termico,deve verificare le bollette degli anni passati per verificare che il modello energetico sia realistico,che i calcoli del software siano allineati con quanto realmente l'edificio consuma ogni anno per essere riscaldato e che il calcolo segue la stessa normativa tecnica della certificazione energetica degli edifici (UNI TS 11300) e che i Software Certificati ,ufficialmente abilitati e più utilizzati secondo le norme UNI TS 11300: sono Termo, Acca Termus e Logical Termolog.
Chiedo:
1) Ad oggi, il professionista è veramente e in grado di determinare il fabbisogno ideale termico dell’intero edificio?
2) La UNI10200:2018 si può e si deve applicare sulle seconde case usate abitate saltuariamente?
3 ) Qualora non fosse possibile elencare le motivazioni .
Grazie
A – Verificato che il condominio non è in possesso di alcuna relazione che attesti gli elementi oggettivi e le circostanze tecniche per poter derogare.
B - Informato che proprio per risolvere questo problema applicativo,ossia ripartire i consumi del riscaldamento,con l’aggiornamento del 2018 è stato introdotto il fattore d’uso “fx,uso”.
C – Informato che il professionista, per determinare il fabbisogno ideale termico,deve verificare le bollette degli anni passati per verificare che il modello energetico sia realistico,che i calcoli del software siano allineati con quanto realmente l'edificio consuma ogni anno per essere riscaldato e che il calcolo segue la stessa normativa tecnica della certificazione energetica degli edifici (UNI TS 11300) e che i Software Certificati ,ufficialmente abilitati e più utilizzati secondo le norme UNI TS 11300: sono Termo, Acca Termus e Logical Termolog.
Chiedo:
1) Ad oggi, il professionista è veramente e in grado di determinare il fabbisogno ideale termico dell’intero edificio?
2) La UNI10200:2018 si può e si deve applicare sulle seconde case usate abitate saltuariamente?
3 ) Qualora non fosse possibile elencare le motivazioni .
Grazie